Come nasce la devp-in lab

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Un caloroso saluto a tutti gli utenti da parte della devp-in lab.

Questo primo post viene scritto un per presentarmi, cosa faccio e come ho iniziato.

La devp-in lab sta per (Development-Projects Informatic Laboratory) che tradotto in italiano sta per Sviluppo Progetti laboratorio di informatica

Se non è di tuo interesse conoscermi meglio non mi offendo ???? passa ai tutorial senza alcun problema ????.

Prima di devp-in lab  mi chiamavo semplicemente “ditta individuale di alessandro pala nata nel 2013”.

Sono stato dipendente per quasi 17 anni in laboratori di informatica e di elettronica, ne ho cambiati davvero tanti e il motivo è sempre stato lo stesso, pagato poco, male e spesso lo stipendio qualche mese finiva nel dimenticatoio con qualche scusa “questo mese non ci sono soldi” ,”ho incassato poco mi spiace se vuoi ti do 20€ per la pizzetta!”, di questi 17 anni 7 ho lavorato praticamente gratis, imparando tantissimo senza dubbio, studiando davvero tanto come giusto che sia, e qualche volta mi davano 50.000 lire che poi subito dopo sono diventati 25€ per aver risolto qualche problema piu’ complesso e ovviamente al cliente le si diceva “abbiamo risolto il problema!”….abbiamo!… poi mi sono sentito pronto, devo dire anche un po stufo, e ho aperto una partita iva. 

Ho iniziato questa avventura molto presto, all’età di 12 anni, negli anni 90, poco piu’ che ragazzino armeggiavo con dispositivi elettronici.

Ho sempre seguito, praticato e studiato sia elettronica che informatica, quando ancora qui in italia le due cose neanche si prendevano in considerazione ma io sono sempre stato testardo, motivato e fino a quando non raggiugo il mio obbiettivo non mollo la presa.

Ho scritto il mio primo software e progettato il primo circuito elettronico all’età di 14 anni con il Commodore 64 sfruttando le interfacce messe a disposizione degli sviluppatori del periodo.

Il primo computer, un commodore 64, lo acquistato da un amico, da riparare perché non mi potevo permettere un Computer e in casa era assolutamente vietato “non e il futuro”, dicevano, “non ti porterà a nulla solo a perdere tempo e non è un lavoro vero”, non ho mai capito cosa volesse dire ma come detto prima sono sempre stato testardo e per la modica cifra di 20.000 LIRE, guadagnati acquistando panini al negozzietto per 1.000 LIRE, la coca cola per 1.200 LIRE e rivenduto il PACCHETTO OFFERTA 😀 per 5.000 LIRE ai figli di papà o ritardatari che non facevano in tempo ad acquistare per non arrivare tardi alla prima ora di lezione, ho  risparmiato è acquistato il mio primo computer nascondendolo in cantina.

Qui si presentò un problema, non avevo un TV e neanche un monitor per poterlo riparare e provare. Un Monitor poteva costare fino a 300.000 LIRE, cifra che non mi sarei mai potuto permettere.

Ci voleva un idea, e fu quella di andare in una discarica dove riuscì a recuperare un TV 14 Pollici della philips, anche quello da riparare, non ero nemmeno povero anche se non ci sarebbe nulla di male e in casa si stava bene ma ero un ragazzino, non mi avrebbero mai comprato un computer figuriamoci la tv, e anche avendola nella mia cameretta avrebbero notato un via vai dalla cantina a casa del tv, non sarebbe stato possibile sarei stato scoperto e sarebbe finito tutto nel cassonetto, che ci vuoi fare, la mentalità era quella.

Ci sono voluti 4 mesi per poter reperire i ricambi e riuscire prima a riparare il TV e poi il computer e raggiunsi l’obbiettivo, non senza aiuto, fu molto gentile il titolare di un laboratorio di riparazioni vicino casa a darmi qualche dritta per la TV.

La memoria soprattutto per il lavoro che faccio non manca ed esattamente il 12 novembre del 1994 alle 19:25 minuti esatti, dopo mesi di studi, riviste di fare elettronica ed elettronica 2000, controlli e tentativi il mio C64 prende vita e per me quel giorno non c’e stato regalo di compleanno migliore di vedere Lo schermo diventare blu e la comparsa di questo messaggio:

IL mio C64 era pronto a ricevere istruzioni!

Da qui è iniziata l’avventura della vita, avevo un piccolo amplificatore audio auto costruito, un controllo toni e già armeggiavo con i circuiti digitali, il tutto collegato ad una meccanica di autoradio pioneer semi servo assistita, al tempo tra le migliori in circolazione, Smantellata e recuperata da una autoradio recuperata da altro laboratorio di riparazioni, mi è sempre stato insegnato che non si butta via nulla se recuperabile e così avevo il mio primo impianto auto costruito, non esattamente di qualità ma si difendeva bene e subito dopo scoprì anche la passione per l’alta fedeltà.

Sei mesi dopo, acquisita un pò di padronanza con il linguaggio BASIC , ho acquistato per 30.000 LIRE il DISK DRIVE 1541, provate ad indovinare perché lo pagato così poco??….:D….esatto, da riparare, questa volta preso da un laboratorio di riparazioni, era destinato alla discarica perché considerato non riparabile. Dopo averlo riparato la stessa settimana entro per la prima volta in un negozio di informatica ad acquistare 2 pacchi di flopppy disk da 5.25 pollici e ho iniziato a combinarne di tutti i colori, dal gioco copiato dalla cassetta al floppy per poi rivenderlo, programmi ed esperimenti di ogni tipo, riviste con listati lunghi a dir poco da compilare, allora non esistevano UPS  (gruppi di continuità) casalinghi, mancava la luce e via tutto da rifare!

Avevo ideato un piccolo programma che mi salvava il listato, allora si chiamava così, ogni 5 minuti per non perdere tutto che e praticamente quello che fanno programmi come office oggi. Con i programmi di turbo copia ed esperimenti di programmazione il primo mese feci saltare la CPU del DISK DRIVE 2 volte, quel povero computer era sempre aperto ogni tanto subiva overclock sperimentali o una modifica è con in primi PC assemblati la situazione non è cambiata, ho consumato un hardisk IDE al tempo perché quel povero AMD ATHOLN lo formattavo 3 volte a settimana.

 Un giorno mi feci la domanda “ ma è possibile poter usare il C64 per accendere, controllare volume, toni e la meccanica delle cassette del mio impianto ?”

Così mi sono messo alla ricerca di informazioni e qui in italia per lo meno i laboratori di informatica e elettronica principalmente di riparazioni erano la maggior parte assemblatori con una discreta esperienza di assemblaggio e programmazione, ma non si vedeva quasi nulla, e poi ad un ragazzino di 14 anni chi poteva dare retta.

Devo dire che le porte in faccia e l’essere deriso per la “folle idea” non è stata una esperienza gradevole fino a quando un giorno sono capitato in un negozietto di informatica gestito da un docente, che poi dopo qualche anno (1997) mi regalò il primo personal computer 80486 (non funzionante e fu anche il mio primo aggiornamento bios e riparazione di un pc) alla domanda mi rispose  come tutti gli altri “Stai scherzando! Non si può fare!” ma mi disse anche un’altra cosa, “il nostro limite e la nostra mente, sono sicuro che troverai un modo”, e di fatto, il mio primo progetto fu la realizzazione di un software scritto per metà in basic e per metà in assembler conosciuta anche come programmazione a basso livello, ovviamente non in modo perfetto (ero appena un ragazzino non un genio) gestiva accensione/spegnimento, controllo toni/volume e auto reverse automatico.

“adesso uno piu’ esperto sta pensando mentre legge che con dei motorini sicuramente manovravo i potenziometri, no no, i potenziometri erano digitali, naturalmente molto piu’ primitivi rispetto al giorno d’oggi è il concetto di funzionamento non è mica cambiato nel tempo, solo che adesso sono minuscoli stanno sulla punta di un dito i chip adatti che lo fanno, al tempo mi ero costruito 8 moduli, era stereo mica mono e con latenza quasi zero nel senso che se premevo per esempio F1 per cambiare lato del nastro era quasi immediato”.

Meccanica, toni e volume tutto controllato via software da quel povero C64. IL progetto ha richiesto 7 mesi, tanti componenti bruciati incluse 2 CPU del C64 e una ROM, nulla che oggi non accada in progettazione, chi progetta di mestiere o anche per passione lo sa molto bene che non nasce tutto perfetto e funzionante o quasi e al primo tentativo come quando noi lo acquistiamo, dietro ci sono ore, giorni, mesi e persino anni di progettazione, tentativi addirittura progetti che al primo avvio o accensione non danno alcun segno di vita. Cosa realmente capitata con il mio primo gestionale.

IL mio primo gestionale lo realizzato in ASP (Active server Page) per un piccolo ufficio e nemmeno sono stato pagato tra l’altro, allora l’asp, nelle sue prime versioni non aveva LOG o un sistema di errori che ti diceva quale riga e cosa avevi sbagliato nella compilazione, se ti andava “bene” avevi solo un messaggio dal browser web con scritto “HTTP 500 ERROR” e te la dovevi sbrigare da solo, a me nemmeno quello, dopo mesi di lavoro, test e contro test di ogni tipo e ancora test su test per essere sicuro al 101% che tutto funzionasse, il primo giorno che lo installato nel server del cliente, pagina bianca non funzionava nulla!…..problema risolto in pochi giorni scoprendo che non era il mio gestionale ad avere dei problemi ma una seconda azienda che gestiva il server non aveva impostato correttamente le direttive richieste fregandosene altamente ma e per far capire quanto fosse difficile e complicato senza alcun supporto e chi sapeva ovviamente deteneva il “segreto” e le strade erano due, risolvevi o pagavi per una soluzione. Questo e uno dei motivi che mi ha spinto oggi a iniziare questo percorso, ancora con i segreti o “te lo faccio io”. Oggi questa condizione e sempre piu’ presente, lavori mal eseguiti da smanettoni della domenica  con costi anche 3 volte superiori rispetto a un professionista spesso creando altri problemi che prima non c’erano, posso comprendere il professionista, ma questa condizione è sempre piu’ frequente e diventata insostenibile di questi tempi senza farci mancare il forum che ti chiede soldi per aderire alla causa e poi altri soldi per scaricare i contenuti, il senso della comunità è svanito e nemmeno tanto legale.

Oggi per realizzare un progetto come il primo che ho fatto nel 1994 è pensabile grazie ad arduino o derivati e una applicazione android con app inventor dove tutto questo prima era inesistente dovevi fare tutto da solo.

Chiaramente non solo questi due strumenti ti permettono di fare quello appena descritto e molto altro ma e chiaro che una persona come me, e tanti altri che negli anni ha acquisito esperienze, studi perché solo con la pratica non si va lontano, non necessita di un ingegnere elettronico e informatico spesso nemmeno un grafico ma non tutti sono dediti a questo e gli strumenti oggi a disposizione anche gratuiti sono davvero tanti e questo grazie a vaste comunità che ancora oggi credono nelle condivisione e hanno una vera e propria dedizione per l’informatica e l’elettronica, come me del resto.

Non nego naturalmente di non aver acquisito soluzioni ed esperienze da altri, forum o scambi di opinioni ed esperienze e sarei ipocrita a non ammetterlo, ma la comunità e proprio questa ed e questo valore che si è perso in italia, di certo non verrà recuperato da me oggi, ma perché non restituire anche un po di quella esperienza acquisita in parte gratuitamente?

Certo ho anche io nel mio sito servizi a pagamento, progetti che faccio pagare e anche se fossi “respiriano” qualcosa ogni tanto nella pancia la devi mettere e i sistemi informatici e conti vari non si pagano da soli, lo dico prima che nelle pagine social quando verranno pubblicati qualcuno dica che faccio pagare i servizi.
Cosa importante che ho imparato da solo e nessuno mi ha insegnato, anche il novellino che ha scritto la prima variabile di un programma ieri può insegnarti qualcosa che sottovaluti o che non conoscevi, si impara tutti i giorni da tutti e io non ne sono immune.

Ho avuto la fortuna portare la passione per l’elettronica e informatica a farne un mestiere, riparare e fare cose dove gli atri ti dicono “non si può fare” o “non è riparabile” e quello che mi ha sempre determinato a fare anche cose un pò folli sempre a livello sperimentale non di certo a livello professionale.

Grazie ad alcuni maestri di elettronica ed informatica ho sempre seguito, riparato, studiato e coltivato questa passione e professione imparando da subito a separare le due cose in quanto sia in termini di sicurezza che di professionalità passione e professione non possono ne potranno mai andare a braccetto.

In particolare quando hai una attività e i conti da pagare ogni mese la passione sta da parte sia a livello informatico che elettronico.

Oggi principalmente mi occupo di informatica per aziende, di programmazione web, di server e ovviamente negli ultimi 10 anni mi sono specializzato con la piattaforma prestashop ma come avrai capito, se sei arrivato fino a qui non mi occupo solo di prestashop.

Questa scelta non lo fatta io personalmente e non ho mai abbandonato l’elettronica, anzi, ma è stata quasi obbligata per via del mercato.

Anche se inizialmente nasco come riparatore di dispositivi elettronici e personal computer diventando a oggi progettista e sviluppaotre non è possibile rimanere ancorato ai tempi d’oro altrimenti la tua passione rimane, sei fermo nel tempo e finisci a fare il dipendente sotto pagato da qualche parte, odi il tuo lavoro e magari hai un/una responsabile che ha il suo posto per raccomandazione e devi pure sopportare le cazzate ed errori evitabili.

Spieghiamo meglio questa parte, tutti i lavori sono importanti, dal coltivatore che si alza alle 4 del mattino per i pomodori o pastore per il latte al muratore, ditta di pulizie, camionisti ecc. ecc.

Che lo si voglia o no siamo una comunità, per quanto si possa negare tutti attingiamo risorse da altri che siano gratuite oppure a pagamento.

Spero possa aver compreso il livello di esperienza che porto come bagaglio che da oggi ho deciso di condividere ????, perché no fanculo mi metto in gioco ed esco dal laboratorio vediamo cosa salta fuori, non ho nulla da perdere in fondo.

La devp-in lab ti da il benvenuto e spero che i miei suggerimenti non solo teorici ma per la maggior parte pratici ti possano tornare utili sia per tuoi progetti personali che professionali.